Striges - La promessa immortale di Barbara Baraldi

"Zoe ha gli occhi gialli come quelli di un animale selvatico. Non ci sarebbe nessun problema se fosse un gatto o una civetta, ma non potendo volare via, un giorno ha dovuto imparare a graffiare. Da allora è Zoe la cattiva e i suoi unici amici sono Chloe, perennemente innamorata del ragazzo sbagliato, e il pianoforte. Solo quando si abbandona alle sue note Zoe riesce a riempire il vuoto che ha dentro e a lenire il dolore per la perdita di sua madre, morta in un misterioso incidente. Il suo cuore è una pietra, e Zoe è convinta che non si innamorerà mai. Fino a quando nella sua vita non irrompe Sebastian, un ragazzo dagli occhi di smeraldo capace di strappare il velo che la protegge dal mondo. Eppure Sam, proprietaria della caffetteria Bloody Mary, la mette in guardia: Sebastian è pericoloso, e lei dovrà rinunciare al suo amore. Zoe è disperata: come può ucciderla l'unica cosa che l?abbia mai fatta sentire viva? La risposta è sepolta in un lontano passato, un tempo buio in cui un Inquisitore arse sul rogo la stessa strega che lo infiammò d'amore..."

Questo libro l'ho letteralmente divorato.
Voi direte, ma si è la solita storia. Una ragazza tormentata con una situazione difficile, poi arriva l'amore. Ma che per essere vissuto ha bisogno di tanti sacrifici.
E forse avete ragione, ma che posso farci, ci sono tutte le caratteristiche per essermi innamorata di questo racconto: amore, magia, amicizia e delusioni.
Un bel susseguirsi di situazioni complicate, in cui il passato e il presente si intrecciano tra loro.


Zoe, la protagonista mi è piaciuta immediatamente, occhi gialli, capelli rossi e un carattere difficile.
Sua madre è morta, suo papà che per non affrontare il lutto si rifugia nel lavoro.
Il rapporto con suo papà è degenerato dopo la morte di sua mamma. Lui si rofugia nel lavoro ed è spesso lasciata sola.
Ha solo Chloe, la sua amica d'infanzia, e la musica che l'aiutano a superare le giornate.
Pensa di essere fredda, insensibile e capace di allontanare tutto ciò che la circonda.
Non crede nell'amore, finché ad una festa non incontra Sebastian.
"Era un ragazzo. Lo scorsi in lontananza, tra la folla, mentre camminava verso di me con incedere sicuro e calibrato. Era come se uno spot di luce fosse puntato su di lui. D'un tratto il viavai di persone diventò una macchia di colore indistinta, la musica un suono ovattato senza spessore. Ebbi l'impressione di nuotare nell'aria, come se il mio corpo fosse immerso in un fluido leggero. Mi sentivo bene. I cattivi pensieri mi avevano abbandonato, si erano rintanati in un angolo remoto e da li non potevano raggiungermi. Mi sentivo al sicuro."

"Proprio io, considerata da tutti la donna di ghiaccio, mi stavo sciogliendo per lo sguardo di uno sconosciuto."
Alla vita di Zoe, all'apparenza monotona, si intreccia la magia.
Con il susseguirsi di episodi inspiegabili, fino alla grande rivelazione.
Zoe è una strega, e sua mamma è stata uccisa dagli Inquisitori.
Scopre che ha sempre avuto una stella a vegliare su di lei. Sam, un'amica proprietaria del Bloody Mary.
"Sam s'illuminava quando parlava delle sue erbe. Aveva una cultura immensa in proposito. La ammiravo per questo, ma anche per la sua capacità di trattare con gli altri. Era sempre amichevole e sorridente. Avrei voluto imparare il suo segreto. "

La scrittrice ha saputo esprimere, a mio parere, i sentimenti di Zoe in maniera impeccabile.
"Forse, non hai scelto bene la tua migliore amica. E' solo che a volte il dolore mi chiude, e mi sento come una vecchia pietra ricoperta di muschio. Mi rimproveri sempre perché non riesco a esprimere le emozioni. Un tempo mi hai detto che non posso continuare a tenere tutto dentro."

"Era per me che dovevo sedermi e ricominciare a suonare. Dovevo affrontare una sfida con me stessa. Se fossi fuggita via, sarei fuggita per sempre.
Risistemai lo sgabello e mi accomodai davanti alla tastiera. Mi sgranchii le dita e fissai per un lungo istante lo spartito.
Ricominciai a far scorrere le dita sui tasti. Questa volta non seguii con rigore le note riportate sul pentagramma. La melodia diventò un fluido da cui lasciarmi trasportare."
"Ma più gli anni passavano, più tutto questo sembrava lontano, quasi facesse parte di una vita che non mi apparteneva più. Perché oggi Zoe era sola. In un appartamento spogliato dalle foto e dai ricordi. Ognuno ha il suo modo per elaborare la perdita di una persona cara. Io avrei voluto circondarmi di ogni oggetto appartenuto a lei. Ascoltare i suoi dischi preferiti, suonare canzoni che lei suonava a me."
"Papà  non avrebbe smesso di soffrire, me ne rendevo conto ogni giorno: stava solo cancellando ricordi preziosi."
 Questo aspetto della nuova vita di Zoe si mescola con l'amore per Sebastian, che è un Inquisitore.
"Lui era il mio peggior nemico. Che avrei dovuto tenerlo lontano, perché lasciarmi avvicinare avrebbe significato morire. Che per me, lui era come un veleno, una malattia per la quale non esisteva cura. Se mai lo avessi incontrato di nuovo, sarei dovuta fuggire via. Via dall'unica persona capace di quietare il mio vuoto, via da chi poteva cacciare il mio senso di incompletezza."

Come ho detto precedentemente, ci sono tutte le caratteristiche per essere rapite da questa storia.
Ma come finirà per i nostri protagonisti, esisterà per loro dopo quattrocento anni di amore il lieto fine?


Ho già aggiunto alla libreria E-book il seguito di questo libro.

Striges - La voce dell'ombra, che non vedo l'ora di leggere.

Commenti

  1. Questo libro mi ha sempre ispirato ma per qualche motivo non mi convince. Vedrò se dargli una possibilità :)

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    1. Ti capisco, anche io l'ho studiato per un po' :) Però sono stata contenta di averlo letto. Se gli darai una possibilità mi dirai cosa ne pensi :)

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